Volkswagen è alla ricerca di personale in Italia e questa volta lo fa nelle categorie protette da inserire nel mondo del lavoro, in particolare nel settore impiegatizio ma anche per il Centro Distribuzione Ricambi. In particolare per il primo profilo sono richiesti un diploma o una laurea anche breve in materie tecniche, economico-commerciali o giuridiche, oltre alla conoscenza di Windows e di almeno una lingua straniera tra inglese e tedesco.
Invece per il profilo riguardante il Centro Distribuzione Ricambi i candidati dovranno avere una buona autonomia dei movimenti oltre che buone capacità visive e uditive così come la possibilità di spostare pesi che arrivino almeno fino a 20 chili.
In particolare per questo profilo è previsto che il lavoro sia svolto in piedi per la maggior parte del turno di lavoro. Sarà inoltre offerta la possibilità di un tirocinio formativo di due-tre mesi oltre alla opportunità di osservare da vicino il lavoro al magazzino. Al termine del tirocinio formativo sarà infine valutata la possibilità di inserimento vero e proprio in azienda.
Inoltre all’interno di Volkswagen Italia sono previsti stage aziendali per giovani studenti che vogliano misurarsi nel lavoro in una multinazionale. Per inviare la propria candidatura bisogna andare sul sito internet della Casa automobilistica, www.volkswagengroup.it, nella sezione ‘Lavora con Noi’, indicando come riferimento il codice V0106A1.
Un’opportunità di lavoro concreta quindi, in un morto non facile anche per i disabili sul lavoro. Infatti gli ultimi dati dicono che in Italia sono 750mila le persone con handicap iscritte alle liste di collocamento obbligatorio e secondo le ultime stime dell’Istat, almeno l’80% dei diversamente abili denuncia di aver cercato lavoro senza trovarlo. Inoltre solo il 17% dei diversamente abili occupati nel nostro Paese afferma di aver trovato lavoro grazie ai centri per l’impiego, mentre il 31% si è affidato alla rete di parenti e amici, il 20% ha partecipato a un concorso pubblico e solo il 16% ha inviato un curriculum in risposta agli annunci.
Insomma, quella di Volkswagen può essere una boccata d’ossigeno anche se molte altre ce ne vorrebbero in questo settore.