Come per altri settori dell’economia italiana che hanno dovuto affrontare un lungo periodo di crisi occupazionale, anche quello bancario ha faticato negli ultimi anni a creare nuovi posti di lavoro soprattutto per i giovani. Ma ora, grazie anche alla scelta fatta nel gennaio scorso quando è stato sottoscritto il nuovo contratto dei bancari, è pronto ad entrare in azione il nuovo Fondo nazionale per il sostegno dell’occupazione nel settore del credito.
Decisiva la firma, nero su bianco, apposta nei giorni scorsi tra l’ABI e le organizzazioni sindacali. Ora si potrà passare alla fase attuativa del provvedimento che sarà regolamentato dall’Ente bilaterale Enbicredito e servirà principalmente a favorire la creazione di nuova occupazione stabile oltre a garantire una riduzione dei costi per un periodo predeterminato a tutte quelle imprese che opereranno assunzioni a tempo indeterminato.
I soldi che finiscono nel Fondo arrivano direttamente dai lavoratori dipendenti delle imprese creditizie e finanziarie assunti con rapporto a tempo indeterminato. Praticamente si tratta di un prelievo pari ad una giornata lavorativa annua che viene realizzato rinunciando da parte dei lavoratori a riduzioni di orario e contributi per le vecchie festività. E ci sarà anche un contributo da parte dei dirigenti, con una quota indicativa pari al 4% della retribuzione.
E’ previsto che il Fondo sia in vigore dal 2012 a tutto il 2016 in fase sperimentale per essere poi rinnovato alla fine della sua prima scadenza naturale. In particolare si rivolgeranno a giovani disoccupati fino a 32 anni d’età, disoccupati di lungo periodo di qualsiasi età, cassaintegrati e lavoratori in mobilità, donne nelle aree geografiche svantaggiate, lavoratori nelle Regioni del Mezzogiorno con più elevati tassi di disoccupazione soprattutto giovanile e lavoratori disabili.
Per un triennio le erogazioni da parte delle aziende saranno pari a 2.500 euro annui per ciascun lavoratore assunto, ma per le assunzioni nel Mezzogiorno d’Italia è previsto che la quota salga a 3.000 euro annui.
Il Fondo verrà seguito direttamente da un Comitato di gestione misto tra ABI e Sindacati che si occuperà del versamento del contributo, delle domande di accesso alle prestazioni e dei criteri di erogazione. Nei prossimi mesi vedremo quali saranno i risultati concreti in termini di assunzioni.
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