Manca il lavoro, ma mancano anche i lavoratori. Sono i paradossi di una situazione dalla quale sembra difficile uscire: se è vero che in Europa la disoccupazione sale, e l’Italia resta drammaticamente ai primi posti, lo è altrettanto il fatto che ci sono diversi mestieri a carenza di vocazione.
L’ultima a dimostrarlo è una ricerca del gruppo ManPower, svolta in 41 Paesi di continenti diversi. Il risultato è che più di un terzo dei datori di lavoro nel mondo non riesce ad assumere persone professionalmente adatte ai profili richiesti dalla loro azienda. Succede soprattutto in Giappone, Brasile, Australia e Stati Uniti, tutte nazioni che lamentano una carenza di talenti prolungata e che sembra non avere fine.
La classifica dei mestieri più difficili da coprire vede al primo posto la manodopera specializzata, seguita da ingegneri, commerciali, tecnici, informatici, responsabili contabilità e finanza, autisti, manager e dirigenti, manovali, segretari, assistenti personali, assistenti amministrativi, personale d’ufficio.
E l’Italia? Almeno il 14% delle aziende del nostro Paese dichiara apertamente una difficoltà a reclutare il personale, dovuta soprattutto alla mancanza di talenti idonei e disponibili. Si tratta comunque di una percentuale decisamente inferiore a quella degli altri Paesi europei sviluppati che si attesta sul 25%. Secondo la ricerca ManPower in Italia i lavoratori più complicati da reperire sono quelli della manodopera specializzata, seguiti da segretari e assistenti personali, tecnici, autisti, operatori di produzione, personale per alberghi e ristoranti, personale contabilità a finanza, commerciali, manovali e meccanici.
All’opposto, secondo una recente indagine della CGIA di Mestre, le professioni che hanno offerto nel 2011 maggiori sbocchi occupazionali tra i giovani con meno di 35 anni sono quelle di ingegnere, addetto alla segreteria e cassiere di banche ed assicurazioni, ma anche addetti alla pulizia, facchini e autisti. In netta crescita panettieri, pastai, gelatai e macellai, così come installatori di impianti elettrici ed elettromeccanici, riparatori di apparecchiature informatiche, meccanici e riparatori d’auto, frigoristi e montatori di apparecchi e macchine industriali.
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