La nuova sfida di Facebook si sposta sul mondo del lavoro. Non certo per filantropia del social creato da Mark Zuckerberg, quanto piuttosto per la sua voglia di integrare sempre di più la sua funzione di semplice luogo di contatto virtuale con quella di vetrina reale per tutti i professionisti che operano non solo nel mondo di media e tecnologia.
In primis quindi per il reclutamento on line, entrando quindi in competizioni diretta con i siti migliori del settore, a partire da LinkedIn. Al momento infatti nonostante Facebook conto 845milioni di profili (che ovviamente non corrispondono ad altrettante persone fisiche), i dati confermano come solo l’1% della ricerca e selezione del personale avvenga tramite FB che invece potenzialmente potrebbe essere una vera fonte di informazioni per le aziende.
Ecco quindi perché è nata BranchOut, la nuova applicazione ideata espressamente allo scopo di mettere in contatto selezionatori e utenti alla ricerca di un’occupazione, con lo scopo di importare i propri contatti da Facebook, Linkedin e Twitter, aggiornare e ricostruire tutto il percorso professionale.
Gratis, penserete voi? Assolutamente no, questo è un business vero e quindi anche un costo per le aziende che pagheranno 300 dollari al mese per usufruire del servizio RecruiterConnect che potrà rintracciare i profili più interessanti, a seconda delle caratteristiche richieste. E se da una parte per chi sia a caccia di un lavoro si aprono prospettive nuove, dall’altra si può corre il rischio che l’attuale datore di lavoro possa accedere al nostro privato e quindi prendere eventuali provvedimenti se legga o veda qualcosa di sconveniente. Ovviamente sta all’intelligenza dei singoli, eppure è un rischio da evidenziare.
Oltre a BranchOut, comunque, su Faceboook ci sono altro servizi. Come Beknown, che conta 760mila utenti attivi, un’applicazione nata in collaborazione con un’azienda leader come Monster, che permette di importare il proprio profilo dal sito al social network. E ancora nper aumentare la concorrenza a LinkedIn, le app Talent.me e Connect.me, altre dedicate al mondo del lavoro. Almeno sulla carta.
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