Si è aperta ufficialmente la caccia a 455 allievi di Polizia Penitenziaria, suddivisi in 375 maschi e 80 femmine che andranno a rimpolpare gli organici per il 2012. Un concorso pubblico che è destinato ai Volontari in ferma prefissata per un anno.
Sono oltre 15mila in Italia e in questi tipo di selezioni hanno una corsia preferenziale rispetto ad altri. Per partecipare basterà avere la cittadinanza italiana, possedere la licenza media, avere un’età compresa tra i 18 e i 28 anni, un’altezza non inferiore a 165 cm se maschi e 161 se donne, ma anche produrre diversi certificati medici come idoneità fisica, psichica e attitudinale, sana e robusta costituzione, senso cromatico e luminoso normale, campo visivo normale.
Le candidature andranno redatte sull’apposito modello che è allegato al bando che si può trovare anche sul sito ufficiale www.polizia-penitenziaria.it e inviate al massimo entro il 12 gennaio attraverso una raccomandata con ricevuta di ritorno al Ministero della Giustizia, Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria – Direzione generale del personale e della formazione, Servizio dei Concorsi (Largo Luigi Daga 2, 00164 Roma)
L’esame consisterà in una prova scritta, composta da una serie di domande a risposta sintetica o a scelta multipla, inerenti argomenti di cultura generale e le materie trattate nei programmi della scuola dell’obbligo. Chi passa alla fase successiva dovrà sottoporsi alla visita medica per l’accertamento dell’idoneità psico-fisica prima e successivamente per quelli attitudinali, consistenti in una serie di test sia collettivi che individuali e in un colloquio con un rappresentate della Commissione.
Tutti i concorrenti dichiarati idonei verranno ammessi a frequentare il corso di formazione e integreranno un Corpo che al momento comprende oltre 40mila operatori, di cui circa 3.600 donne. Il percorso formativo dovrà fornire agli allievi tutti gli insegnamenti giuridici necessari fuori e dentro i penitenziari, ma anche prepararli a quella che sarà la loro attività all’interno delle carceri, ambienti negli ultimi ani diventarti sempre più esplosivi per il sovraffollamento.
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